Trattamento fanghi: una soluzione innovativa

Gestori e produttori di fanghi reflui di origine agroindustriale, industriale e civile sono i principali destinatari della soluzione tecnologica ideata da B-Plas: un sistema innovativo che include processi termici, biologici e chimici mirati ad ottenere la riduzione del volume dei fanghi da smaltire e la valorizzazione del carbonio organico in una nuova materia prima.

Il processo B-Plas è implementabile nelle due varianti:

  • B-Sludge (modulo fanghi), per chi vuole limitarsi alla riduzione volumetrica dei fanghi da smaltire. Grazie alla sua versatilità, è progettato per accettare in ingresso sia fanghi diluiti, sia fanghi concentrati o disidratati, in un range operativo di Solidi Sospesi Totali dall’1% al 30% o più.
  • B-Poly (impianto completo), per chi ambisce a una gestione circolare dell’intero flusso, con upcycling di un rifiuto a un prodotto. Permette di trasformare il carbonio organico solubile in acidi grassi volatili e successivamente in una biomassa ricca di PHA (poliidrossoalcanoati), in un processo complessivo virtuoso nei confronti della gerarchia europea dei rifiuti.

Entrambe le varianti sono modulari, integrabili in qualsiasi momento, e interamente customizzate alle specifiche dei fanghi da trattare.

Individuiamo la strategia, singola o combinata, più vantaggiosa in termini di sostenibilità ambientale, energetica ed economica.

B-Sludge

Modulo fanghi

B-Poly

Impianto completo

Trattamento fanghi

HTC (Carbonizzazione idrotermale)

Il fango viene riscaldato ad alta temperatura in reattore continuo e modulare, al triplice scopo di solubilizzare la materia organica esausta rendendola nuovamente biodisponibile, eliminare i patogeni, e facilitare la disidratazione della sospensione S/L residua.

AD (Digestione Anaerobica)

Il carbonio organico solubilizzato viene convertito in acidi grassi volatili (VFA) da batteri anaerobici in condizioni termofile.

Filtro pressa

Il fango così trattato è inviato al filtro pressa per la separazione solido-liquido, che a questo punto avviene con grande efficienza, senza uso di polielettroliti. Il residuo disidratato (cake) mantiene inalterata la propria classificazione giuridica, mentre il liquido ricco in VFA viene avviato alla fermentazione aerobica.

Trattamento dei fanghi
Parte del processo per il trattamento dei fanghi

Generazione di PHA

Fermentazione aerobica

La coltura microbica mista (MMC) converte i VFA in una biomassa ricca in PHA (poliidrossialcanoati), in un ambiente non sterile e quindi perfettamente adatto ad essere integrato in un contesto di depurazione tradizionale. Grazie al controllo puntuale degli ambienti di fermentazione, le MMC seguono un processo di auto-selezione che favorisce i batteri PHA accumulatori garantendo la stabilità dell’ecosistema.

RANOX®

Bioreattore di accumulo, in cui avviene la conversione dei VFA in PHA in condizioni di “abbondanza”, e da cui viene prelevata in continuo la biomassa da inviare all’estrazione del PHA.

RAE®

Bioreattore di crescita, in cui avviene la riproduzione e la selezione batterica in condizioni di “abbondanza” e di “carestia” (feast&famine), ricevendo un flusso dal RANOX® ricco di biomassa e VFA.

Fermentazione aerobica per il trattamento dei fanghi

Estrazione PHA

Grazie all’uso di DMC (dimetilcarbonato), un solvente green non tossico e con proprietà chimico-fisiche ideali, si estrae il PHA dalla biomassa di batteri aerobici prelevata dal RANOX®. Il PHA viene separato dal solvente, essiccato e purificato. Il solvente viene a sua volta distillato e ricircolato in testa al processo di estrazione.